SNOW IN DAMASCUS! Dylar
Non è un disco facile, quello degli Snow in Damascus! (Stoutmusic/Audioglobe). E non è neppure immediato, c’è infatti molto oltre il primo impatto, c’è un bel tessuto di suoni che arriva nella sua interezza all’orecchio dell’ascoltatore soltanto dopo diversi contatti. Un modo per dire che “Dylar” è suonato, prodotto e missato bene, con buongusto. E anche per dire che ci vogliono diversi ascolti per apprezzare i contenuti al meglio del loro potenziale.
Cosa manca al disco del gruppo di Gianluca Franchi (è lui l’autore di tutti i brani)? Mancano un pizzico di imprevedibilità (quasi tutti i pezzi hanno uno sviluppo piuttosto lineare) e un po’ di sangue, infatti il folk elettronico della band è sì apprezzabile dal punto di vista tecnico, ma a livello melodico non è generoso, è un po’ come se se ne stesse lì ad aspettare l’ascoltatore invece di andarlo a cercare. Forse solo nella conclusiva “Changing Views” la band si apre all’esterno, ma non è abbastanza. Insomma, la sensazione è che il progetto abbia ampi margini di miglioramento.