RKOMI Io in terra
Con alle spalle due padrini di eccezione – Shablo e Marracash – e con tanti ospiti di livello all’attivo, il disco di Rkomi non poteva che partire subito con le marce alte inserite. E infatti così è stato, debuttando al primo posto della classifica Fmi.
“Io in terra” è un disco di trap che però non cavalca eccessivamente la moda del momento e che ha diverse cose interessanti al suo interno, soprattutto dal punto di vista sonoro. Partiamo però dalle critiche: l’attitudine di Rkomi lascia intravedere ampi margini di miglioramento, però al momento il suo rap convince a fasi alterne e a tratti sembra ancora alla ricerca di un appiglio forte, cioè di un’identità. L’artista milanese si è lasciato aperte molte strade, vedremo in futuro cosa o chi vorrà diventare. A oggi è piuttosto bravino coi ritornelli (l’album ha diversi episodi vincenti in tal senso) e il suo linguaggio non è troppo da ragazzetto che vuole insegnare all’ascoltatore come stare al mondo.
Di positivo c’è senza dubbio il suono di “Io in terra”, con Shablo che firma le cose migliori (“Mai più” in primis); ottima anche la collaborazione con Carl Brave, che partorisce un pezzone come “Apnea”. Nel disco anche le comparsate di Marracash e Noyz Narcos. In conclusione: un buon biglietto da visita, non c’è dubbio, ma il potenziale di Rkomi è ancora tutto da scoprire.