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AMBRAMARIE Bruciava Tutto

ambramarie bruciava tutto

C’è sempre il rock nel percorso di AmbraMarie, ma “Bruciava Tutto” è un album (autoprodotto) che ha sfumature diverse. Partiamo dalle evidenze, e poi passiamo alla recensione vera e propria: AmbraMarie ha davvero una bella voce, che non significa possedere uno “strumento” grazie al quale azzeccare le note alte e basse, ma significa saper trasmettere qualcosa col cantato. Lei ha questo dono. La prova? Non tutte le 10 canzoni in scaletta hanno la stessa forza espressiva, eppure la voce dell’artista bergamasca spesso colma le lacune.

“Bruciava Tutto” vede la partecipazione di Omar Pedrini in “Nella stanza buia”, forse il pezzo migliore del disco assieme all’iniziale “Diversa” e a “Perdersi”. Al di là del giudizio brano per brano, ciò che colpisce dell’album è l’eccellente fruibilità pop delle canzoni. A piacere è anche la varietà degli arrangiamenti. Lungo la scaletta non ci sono grossi scivoloni e la tensione resta costante. Belle le linee melodiche. Ma onestamente tutta la parte musicale merita una menzione particolare. Difetti? Non tutte le liriche ci convincono: talvolta le parole proposte definiscono immagini dai contorni poco chiari.

In conclusione: un disco che ha diritto di cittadinanza negli Stati migliori della scena indipendente italiana.

Review Overview

QUALITA' - 66%

66%

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