LEON SETI Grimoire
“Grimoire” è un album di pop elettronico con una produzione tendenzialmente alternativa e ricercata. Concettualmente “Grimoire” vuole essere un libro di magia ambientato in una foresta incantata: 10 canzoni che narrano vecchi traumi che, cicatrizzati e rielaborati in chiave alchemica, vogliono essere un balsamo per chi ne ha bisogno.
Insomma, è tutto ambizioso nella musica di Leon Seti, e spesso quando si tende al così alto, si finisce per deludere le attese. Non è questo il caso. Perché il disco funziona piuttosto bene, per almeno tre motivi: la voce di Leon Seti è un evidente valore aggiunto, la scaletta scorre via facile e la vena pop dell’artista è sempre al servizio della migliore orecchiabilità. I richiami a certe cose inglesi (ad esempio gli Hurts) sono molto forti, ma sono fascinazioni che non tolgo nulla al giudizio finale: il disco è bello e interessante.
Un difetto? Spesso gli arrangiamenti seguono lo stesso filone e solo la bella voce di Seti mescola le carte, tuttavia a livello sonoro si può ancora migliorare per dare imprevedibilità alle composizioni.
