ElectroItalianoRecensioniRock

RÈV Rèv

rev

E’ un disco di elegantissima elettronica Anni Ottanta e Novanta, quello di Rèv. Che per sfornare il suo primo lavoro solista si è abbeverato alla fonte dei Depeche Mode, sottraendosi però all’abbraccio mortale. Sì, perché il compact di Gianluca Giannasso deve molto alla band di Martin L. Gore (soprattutto dal punto di vista delle atmosfere), ma non è un album-omaggio, non è il lavoro di un appassionato che prova a scimmiottare i propri miti. Insomma, Rèv ha saputo non cadere nel tranello in cui cadono tanti fan che passano la barricata e diventano autori.

Gianluca ha composto, arrangiato e programmato la parte elettronica; ha inoltre cantato e suonato quasi tutte le tracce, sebbene il disco sia anche impreziosito dagli essenziali interventi di Angela Loconte e Lele Battista, che dell’album è coproduttore e sound engineer. La forza del cd sta nell’atmosfera: molto omogenea. Il suono è corposo, non martella ma tende la mano, trasporta più che spingere con forza l’ascoltatore verso una direzione. I testi in italiano sono carini ma crediamo non sviluppati al meglio, così come crediamo che la fruibilità pop del compact non sia stata sfruttata a dovere. Ecco, questi sono i difetti sui quali lavorare in futuro per migliore una buonissima base di partenza.

Come singolo è stato promosso “Millegiorniunora”, una scelta azzeccata: l’intro del brano omaggia un altro mito di Rèv, ovvero Trent Reznor dei Nine Inch Nails. Un altro pezzo che vi consigliamo è “Pietre nell’oceano”.

Review Overview

QUALITA' - 64%

64%

Pulsante per tornare all'inizio