SAWARA L'eccitante attesa
Non fatevi fregare dalla copertina (veramente brutta), perché “L’eccitante attesa” in realtà ha contenuti interessanti. Classico caso di “abito che non fa il monaco”, o robe simili.
Il disco di Sawara, nome d’arte del brianzolo Fabio Agnesina, si compone di otto tracce più un remix della canzone d’apertura a cura di Marco Menaballi, anche autore – ahilui – della copertina. Partiamo con il dire che l’album è un’autoproduzione, e ci teniamo a rimarcarlo perché il livello qualitativo è discreto, c’è professionalità, non c’è improvvisazione e ci sono diversi aspetti della proposta che ci piacciono, a partire dalla voce particolarissima di Agnesina.
“L’eccitante attesa” ruota attorno a un cantautorato rockeggiante, molto moderno, con degli arrangiamenti efficaci e una capacità (del Nostro) di smarcarsi dalle lezioni dei Maestri del genere. Questo per dire che la canzone d’autore di Sawara non ha Padri putativi, fatichiamo ad associarla a qualcuno in particolare. Forse potremmo citare Giovanni Lindo Ferretti per l’uso del timbro vocale, ma qui non c’è nulla dei CSI. La scaletta è fluida, ogni brano ha qualcosa da dire e a livello lirico c’è proprietà di linguaggio.
In conclusione: una bella scoperta. I pezzi migliori? “E’ bello anche aspettarti”, “EA” (favolosa la coda strumentale), “Corri Johnny”, “Alba ad alba”.