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PLUVIAN Notes from the reptile's mouth

PLUVIAN notes_from_the_reptile's_mouthUna piccola divagazione iniziale. Ogni settimana riceviamo un bordello di dischi e una modesta parte riguarda le autoproduzioni. Ebbene, 7 volte su 10 hanno delle confezioni bellissime, sembra quasi che il miglior modo per stampare un album sia quello di non affidarsi a una casa discografica. Un paradosso, ovvio, però compact alla mano è così. “Notes from the reptile’s mouth” dei Pluvian conferma la regola: artwork davvero carino, originale, molto sfizioso. Lo tieni in mano ed hai la sensazione di stringere una piccola opera d’arte. Parentesi chiusa, andiamo con la recensione.

L’esordio dei padovani Pluvian è un disco che guarda al passato con una certa devozione e che mette la sua bandierina sulla città di Seattle, quindi testa ai Nirvana, agli Alice in Chains. Tutto in versione acustica, perché qui il grunge c’è ma si posa docilmente sulle gambe dei Nostri per farsi accarezzare. C’è anche tanto folk. L’operazione nostalgia è evidente. Nel senso: non aspettatevi nulla di particolarmente originale, però le canzoni dei Pluvian tengono bene la scena e arrivano sincere all’ascoltatore. L’album è ben suonato e la scaletta abbastanza agile. Nel gioco dei “più” e dei “meno”, il compact sopravvive al nostro spietato giudizio.

Review Overview

QUALITA' - 61%

61%

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