Cinema2018

UNDER THE SILVER LAKE David Robert Mitchell

under the silver lake

Tante idee, troppe idee e così alla fine resta un gran mal di testa. “Under the Silver Lake” non è un brutto film, ha una sua poetica e pure una sua originalità, ma ha anche tre difetti grossi: è montato male, ha troppo girato e l’idea di partenza si annacqua in altre idee che non sempre premiano la buona volontà di David Robert Mitchell, che dopo il bellissimo e mai celebrato abbastanza “It Follows” del 2014, si imbarca in una pellicola difficile da digerire, con tanto nudo gratuito, un protagonista sbagliato – Andrew Garfield – e un senso di vertigine che prende per mano lo spettatore dall’inizio alla fine.

La trama. Silver Lake, Los Angeles, estate 2011. Privo di uno scopo nella vita e in procinto di essere sfrattato, il 33enne Sam passa le giornate ad analizzare vecchie canzoni e puntate di giochi a premi per scoprirvi i codici e i messaggi che ritiene siano celati in tutte le forme della cultura popolare e destinati a chi controlla il mondo in segreto.

Finale un po’ raffazzonato e poco incisivo. Insomma, era lecito dopo due ore di visione aspettarsi qualcosa di più.

Review Overview

SCORE - 5.5

5.5

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