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FRANCO BATTIATO «E' vero, non è per nulla facile trovare il silenzio, basta però aver voglia di cercarlo»

«E’ vergognoso che un Paese civile non pensi ai più deboli, e invece sperperi denaro senza controllo». Le parole non sono di un sindacalista con gli slogan nel taschino o di un operaio incazzato, ma di un Maestro della musica italiana egualmente incazzato. «Non mi piace quello che vedo attorno a me». E Franco Battiato non lo nasconde, anzi, senza facili moralismi ci punta il dito contro.

Maestro, cosa non va?

«In un Paese civile, in un Paese degno di questo nome, chi paga le tasse credo che vorrebbe aiutare i più deboli, quelli che non hanno un posto di lavoro, quelli che hanno pensioni al minimo, e invece vediamo i nostri soldi sperperati dietro potenziali operazioni finanziarie. E parlo di quelle azioni dove, non si capisce come, da un milione di euro, giusto per fare un esempio, finisci per ricavarne dieci volte tanto, o anche molto di più».

Forse si è perso un pochino il rispetto verso la natura umana.

«Secondo me “un pochino” non è l’espressione giusta».

Vede comunque dei passi avanti?

«Sì, vedo dei primi segni di risveglio da parte della gente, un’inversione di tendenza».

Di lei si sa sempre troppo poco. Che rapporto ha, ad esempio, coi soldi?

«Col denaro ho un rapporto distante come da qui alla Luna».

E con la fama?

«Se il successo è affrontato male può distruggerti, può gettarti in un mondo di grandi illusioni. Nel mio caso, però, l’ho sempre vissuto in maniera positiva: faccio un mestiere che mi consente di mandare buoni segnali».

La vita è un “cercare di far amicizia con noi stessi” come sostengono i tibetani?

«Alla mia età, più che amicizia, si tratta di governare i “sì” e i “no” che lancia la mente. Tutti gli Io riuniti al mio interno, negli ultimi tempi, hanno concordato sulla necessità di evolvere con più velocità del solito, quindi l’obiettivo che mi sono dato in questo momento è fare il più possibile».

A cosa non rinuncerebbe mai?

«Al silenzio».

Non è così facile trovarlo, oggi.

«Io vivo alle pendici dell’Etna, in un posto ricco di silenzio. Non è facile trovare il silenzio, basta però aver voglia di cercarlo».

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