Cinema2023

OPPENHEIMER Christopher Nolan

oppenheimer

L’ambiguità della storia e del suo protagonista, condannano Christopher Nolan a un risultato in perfetta linea con le premesse. Fuor di metafora: “Oppenheimer” è un film ambiguo e prolisso, che per trequarti funziona senza picchi di eccellenza, ma si dà da fare in quel lasso di tempo, quantomeno intrattiene il pubblico, mentre nella parte finale si perde completamente dentro una ricostruzione storica molto pasticciata che vessa lo spettatore proprio nel momento in cui forse, avrebbe avuto bisogno di meno storia e più sentimento, più emozione.

Nolan ha realizzato un film che non è imprescindibile, girato anche in maniera piuttosto bruttina, senza quella genialità tipica che il regista ha spesso offerto nei suoi film, ma soprattutto con un grandissimo neo: è una pellicola dove il sonoro, e le musiche, hanno un impatto eccessivo rispetto alla narrazione. Il risultato è un film che spesso segue/insegue le musiche e non lo svolgersi della storia, creando una sorta di effetto videoclip musicale che non è proprio il vestito che meglio si adatta al grande regista.

Cast ricco, pure troppo, con Cillian Murphy che fa indubbiamente un figurone nei panni del protagonista e con tutti gli altri, che si barcamenano senza lasciare troppe tracce: dall’anonimo Matthew Modine a Robert Downey Jr., passando per l’onnipresente Matt Damon (è dappertutto, basta!), per l’insipida Emily Blunt, senza dimenticare Rami Malek e Casey Affleck usati malamente e solo per dare un’altra spolverata di stelle al film. Molto bene invece Gary Oldman nei panni del presidente Truman: in poche scene riesce a destare l’attenzione dello spaesato pubblico, che fra politici, militari, scienziati e bombe atomiche alla fine esce dalla sala frastornato.

Cosa salvare? Indubbiamente la scena del test atomico, girata veramente bene e con un bell’impatto emotivo, e anche il sottinteso del film stesso: cioè il bisogno di portare all’attenzione del pubblico un tema oggi più che mai di attualità come quello degli arsenali militari e in particolare della bomba all’idrogeno.

In conclusione: un film che non lascerà tracce di sé fra qualche anno, che senza dubbio, complice un marketing selvaggio, farà il suo degno figurone al botteghino, ma Nolan ha bisogno di ritrovare un po’ se stesso dopo due film non particolarmente riusciti, dove più che al talento si è affidato al mestiere. E al marketing…

Review Overview

QUALITA' - 5

5

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