MIXED BY ERRY Sydney Sibilia
La regia di Sydney Sibilia è molto buona e caratterizza indubbiamente il film, ciò nonostante una storia che di per sé è già in partenza ricca di spunti interessanti. Insomma, narrazione e regia in questo caso sono un binomio che funziona piuttosto bene e che dà dei risultati tangibili, tant’è vero che le due ore di “Mixed by Erry” scorrono via facili facili senza alcuna noia, complice anche un montaggio intelligente e un’ottima caratterizzazione dei personaggi principali – mentre in alcuni passaggi, vedi i cattivi, gli antagonisti dei protagonisti, si eccede un pochettino e si scivola nel caricaturale.
La trama. La pellicola narra le vicende di Enrico Frattasio, detto Erry, che negli Anni Ottanta creò un’impresa, ed un impero, grazie alle musicassette contraffatte vendute in tutta Italia e successivamente anche a livello internazionale.
I tre protagonisti (Luigi D’Oriano, Giuseppe Arena, Emanuele Palumbo) si muovono bene sulla scena e nell’interpretazione riescono a risultare credibili, tanto che in alcuni frangenti danno persino profondità ai loro personaggi. Bellissime tutte le ambientazioni, a partire dalle strade di Napoli dei mitici Anni Ottanta per giungere sino all’Ariston di Sanremo.
Alla fine il film non lascia buchi narrativi e tutto è abbastanza didascalico, anche se restano alcune domande legate soprattutto all’unicità dell’epoca, infatti i fratelli Frattasio riuscirono a muoversi in maniera frizzante in un periodo di evidenti buchi normativi, ma queste valutazioni esulano dal valore da dare alla pellicola, che è senza dubbio apprezzabile e con chiare capacità di intrattenimento. Nella colonna sonora anche le musiche di Liberato e compare nel cast pure Raiz, ex cantante degli Almamegretta.
