Cinema2023

DREAM SCENARIO Kristoffer Borgli

dream scenario

La parola corretta per definire “Dream Scenario” è: intelligente. Sì, perché la pellicola di Kristoffer Borgli senza troppi effetti speciali punta tutto sulla qualità della sceneggiatura, sulla forza di un soggetto originale e sulla sfida (vinta) del metterlo in scena in maniera coerente. I rimandi ad altri film – recenti o passati – sono tanti, ma visto che fra i produttori c’è Ari Aster, tutto porta immediatamente a “Beau ha paura”. I due film hanno molto in comune, ma rispetto all’opera esagerata di Aster, qui ci sono una poetica e una delicatezza che rendono il film accessibile e godibile. Nicolas Cage – il protagonista di “Dream Scenario” – non è il superlativo Joaquin Phoenix di “Beau ha paura”, ma qui fa un figurone complice un personaggio che riesce a interpretare con attenzione senza calcare troppo la mano.

La trama. Il professore di biologia Paul Matthews inizia ad apparire inspiegabilmente nei sogni delle persone. In poco tempo diventa famoso. Anche se si diverte nell’attenzione che questo porta, è frustrato dalla sua rappresentazione nei sogni come passiva e poco interessante.

Il film ha il merito di non essere mai scontato e nella parte finale si incammina lungo il sentiero stretto della poesia piuttosto che proporre morali o cose simili. Potrebbe diventare un cult? No perché il tema dei sogni è stato trattato meglio in altre pellicole (“Inception” è il primo esempio che ci viene in mente), ma “Dream Scenario” è molto più di una black comedy e visione dopo visione risulta pieno di dettagli che fanno la differenza. Magari un cult non lo diventerà, ma non è un azzardo definirlo come uno dei migliori film del 2023.

Review Overview

SCORE - 7.5

7.5

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