CantautoreIntervisteItaliano

EUGENIO BENNATO «Il vento che soffia dal Sud del mondo fa bene a tutti, non bisogna averne paura»

Crede nel Sud, non crede in un’Italia divisa e soprattutto crede nei giovani: «Quelli di oggi mi sembrano spinti da una grande energia». Eugenio Bennato è uno dei grandi cantori del Sud italiano ma è anche uno capace di guardare all’oggi con spirito positivo: «Il vento che soffia dal Sud del mondo fa bene a tutti, non bisogna averne paura».

Cos’è per lei l’Italia?

«Intanto è una, io non ne vedo due».

La Lega non la pensa così…

«L’Italia è bella perché è varia, le sue differenze la rendono ricca e l’unità rappresenta un valore. E’ folle pensare a passi indietro storici. L’Italia deve vivere con le sue differenze, perché nella diversità c’è bellezza».

La parola “Secessione” però è entrata nel vocabolario quotidiano…

«E’ un concetto perdente, non praticabile, rappresenta una visione miope della storia. Parliamo di intemperanze prive di senso».

Parliamo di musica. Del suo Sanremo 2008 cosa ricorda?

«Mi viene subito in mente Pippo Baudo, un nobiluomo siciliano, una persona di grandissima cultura. Fu lui a invitarmi al Festival e ci andai con un brano (“Grande Sud”, ndr) che ancora oggi è fra i simboli del mio percorso artistico. Per il resto non c’è tanto da dire su Sanremo».

Non le piace?

«Da diverso tempo, purtroppo, gli indici di ascolto prevalgono sulla musica: i cantautori arrivano dopo i grandi ospiti stranieri».

Con suo fratello Edoardo il rapporto com’è?

«Abbiamo un rapporto artistico perfetto, perché non ci pestiamo mai a vicenda i piedi. Più in generale, c’è enorme e sincero affetto fra di noi».

Dia un consiglio a quei giovani che sognano un percorso artistico come il suo…

«La cosa più importante, oggi, è essere nuovi. Evitate di ripetere cose già ascoltate. La musica è bella se non è rimasticata, se non ricorda altre cose già ascoltate. Impegnatevi a trovare una strada tutta vostra e non perdetevi mai d’animo».

Pulsante per tornare all'inizio