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LUCIO LEONI Il lupo cattivo

lucio leoni lupo cattivo

Lucio Leoni scrive veramente bene, ha un modo di incastrare le parole che è vincente, però come tutti quelli che hanno un talento particolare ma ancora devono calibrarlo a dovere, spesso tende a esagerare, a perdere il filo, a farsi prendere la mano. Un po’ come quegli attaccanti brasiliani che arrivano in Europa e li vedi fare dribbling su dribbling, mentre il tecnico in panchina urla: “Vai al sodo”. Questo per dire che a “Il lupo cattivo” manca un po’ di sostanza.

Quella di Lucio Leoni è una rielaborazione della tradizionale canzone d’autore, qui mescolata con punk, rap, pop, teatro cantato e chi più ne ha più ne metta. Il risultato è gradevole, ma il continuo mischiare le carte dal punto di vista musicale tende ad appesantire l’ascolto e a nascondere (volutamente?) la vera cifra stilistica dell’autore, in un gioco di specchi dove vedi tanto (e in effetti “Il lupo cattivo” offre tanto) ma poi il riflesso reale ti viene negato.

E’ il classico caso di tanto fumo e poco arrosto? Non proprio, le 11 canzoni in scaletta sono per una buona metà interessanti, il resto è sì contorno ma non mediocre. Il Leoni migliore? A nostro avviso quando si mette a fare il cantautore… classico. Non a caso “Stile libero” e “Piccolo miracolo” sono i brani più efficaci.

Review Overview

QUALITA' - 60%

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