GREENLAND Ric Roman Waugh
Sugli effetti speciali forse si poteva fare un lavoro di maggior efficacia, ma “Greenland“, nell’ampia famiglia dei “disaster movies”, ha lecita cittadinanza. Non è un film farlocco o destinato a un pubblico di ragazzini. C’è sostanza nell’opera di Ric Roman Waugh, a partire dall’ottima resa del cast.
La trama. Gli scienziati scoprono che una cometa colpirà la Terra in pochi giorni e probabilmente causerà l’estinzione dell’umanità; l’unica speranza di sopravvivenza è rifugiarsi in un gruppo di bunker in Groenlandia. John Garrity (Gerard Butler) e la sua famiglia tenteranno così di arrivare a questo riparo.
Gerard Butler non cade qui nell’errore tipico di tante star affermate che si cimentano con film dalla trama… pop, cioè metterci il nome e poco altro per legittimare l’assegno. La sceneggiatura è solida, la regia idem, e lui ci mette il talento dando credibilità al suo personaggio e schivando il rischio di proporre sul grande schermo l’evoluzione in eroe di un tipo qualunque. Brava anche Morena Baccarin nei panni della moglie.
La narrazione è lineare e priva di evidenti buchi narrativi e anche quando esaspera il contenuto, non perde mai il contatto con una realtà credibile. Ottimo il montaggio, finale “americano” ma non per questo mediocre. Insomma, un buonissimo film. Da vedere.