Cinema2020

PARADISE HILLS Alice Waddington

paradise hills

Bisogna dar atto ad Alice Waddington di aver scelto di esordire con un’opera prima veramente brutta, anzi, incredibilmente brutta, coinvolgendo tuttavia personaggi di un certo spessore come Emma Roberts (sì, la “nipote di…”) e Milla Jovovich che – intendiamoci – non è che in carriera abbia mai brillato, però tra ruolo, recitazione e caratterizzazione del personaggio parlare di scivolone, qui, è fin riduttivo guardando al risultato finale. Noi siamo convinti sostenitore del “c’è sempre un mutuo da pagare nella vita”, ma sinceramente avremmo fatto scelte diverse, in questo caso, nei panni dell’attrice di origini ucraine.

La trama. Uma (Emma Roberts) si sveglia in una strana stanza prima di rendersi conto di essere intrappolata su un’isola chiamata Paradise. Scappa dai suoi rapitori, ma viene catturata da Amarna. Le viene spiegato che è stata mandata in una sorta di centro di cura per giovani donne ribelli, nel suo caso perché ha rifiutato una proposta di matrimonio che sua madre vuole che accetti. Uma diventa amica delle sue compagne di stanza Chloe e Yu e stringe amicizia con Amarna, una nota cantante che non rispetta gli ordini imposti dal suo team di manager.

Il film dovrebbe essere nelle intenzioni un thriller fantascientifico, ma nella realtà col soggetto a disposizione non ci si potrebbe costruire neppure un “corto” e quasi tutte le scene sono girate con un taglio approssimativo. Gli effetti speciali sono poca cosa, i costumi idem, la fotografia è pessima e il finale strappa risate pur aspirando a una certa epicità. In conclusione: il peggior film della stagione.

Review Overview

SCORE - 2.5

2.5

Pulsante per tornare all'inizio